In Liguria l’utilizzo delle erbe aromatiche in cucina ha origini antiche. Infatti già nel Medioevo, i ricchi condivano i loro banchetti con spezie ricercate, mentre i poveri le utilizzavano per insaporire e arricchire le loro minestre. Le prime tracce di questo piatto le troviamo nel libro “Vera Cuciniera Genovese”, guida di Emanuele Rossi risalente al 1852. Ma come per ogni grande piatto, c’è un leggenda che ci racconta la sua nascita. Si narra che a Prà, in provincia di Genova, e nello specifico in un convento intitolato a San Basilio c’era un frate che raccoglieva l’erba aromatica, che cresceva nelle alture di Prà, e che unendola ad altri ingredienti di semplice fattura, che aveva ricevuto in dono dai fedeli, lo portò a creare il primo pesto di basilico.
30gdi pecorino fiore sardo(naturalmente privo di lattosio)
30gdi parmigiano reggiano(naturalmente privo di lattosio)
15gdi pinoli
qbsale grosso
2spicchidi aglio(facoltativi)
Istruzioni
In un food processor dotato di lama aggiungi il basilico precedentemente lavato e asciugato.
Unisci ora i formaggi, il sale, l'olio, gli spicchi d'aglio e i pinoli. Aziona ora il food processor per qualche secondo.
Note
Secondo la tradizione, questi sono i sette ingredienti per il pesto perfetto:
BASILICO DI PRA’: il basilico adatto proviene tradizionalmente dalle coltivazioni poste sulle alture del quartiere genovese. Questo basilico, dal sapore delicato e non mentolato.
OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA: l’olio prodotto in Liguria è tipicamente delicato e non molto fruttato.
PINOLI ITALIANI
PARMIGIANO REGGIANO (stagionato minimo 30 mesi): deve essere molto stagionato, anche perché in questo modo non si “cuoce” quando si aggiunge l’acqua di cottura della pasta per allungare le crema;
PECORINO SARDO D.O.P (stagionato minimo 10 mesi)
AGLIO VESSALICO: caratterizzato dal gusto meno intenso;