La parola hummus deriva dall’arabo e significa appunto ceci, ma la sua etimologia parrebbe originare dall’aramaico. Sono molti i paesi mediorientali che ne hanno rivendicato la paternità, dal Libano alla Siria, di certo c’è che si tratta di una pietanza rappresentativa dell’intera regione. La prima testimonianza scritta riferita all’hummus risale al XIII secolo ed è stata rinvenuta al Cairo, ma si ritiene che il suo utilizzo fosse già ampiamente diffuso in precedenza. L’hummus è un piatto tipico di tutte le cucine mediorientali, Israele compreso, nonché delle comunità ebraiche di tutto il mondo.
La mia ricetta ti permetterà di soddisfare la tua fame di hummus in qualsiasi momento e anche di tenere d’occhio le grassi e calorie nella sua variante equilibrio. E se non hai la salsa tahina in casa? Do it yourself, è semplicissimo!
Per preparare l'hummus di ceci, per prima cosa dovrai tostare i semi di sesamo: scalda una padella antiaderente, versa i semi di sesamo e tostali per circa 2 minuti a fuoco medio.
In un food processor dotato di lame, aggiungi i semi di sesamo e l'olio extravergine d'oliva (e l'acqua per la versione equilibrio; l'olio di sesamo per una versione ancora più tradizionale). Frulla per qualche secondo.
Aggiungi ora i ceci, l'aglio senza anima (la parte verde), il succo di limone, il sale ed il cumino. Continua a frullare fino a raggiungere la consistenza desiderata.
Inserisci l'hummus in una ciotolina, spolvera la superficie con la paprika dolce, un filo d'olio evo, il cordiandolo o il prezzemolo finemente tritato.
Note
* Se vuoi preparare in anticipo la salsa tahina, ti basterà tostare il sesamo, aggiungere l’olio di sesamo, frullare fino all’ottenimento di una salsa densa, riporre il composto in un vasetto di vetro e conservarlo in frigorifero. A 50 g di sesamo va aggiunto un cucchiaio raso di olio di sesamo.** Sono da preferire i ceci precotti, meglio se in barattolo di vetro per limitare il consumo di latta e metallo, nonché per contenere la quantità di nichel. I ceci precotti disperdono i propri oligo-saccaridi (GOS) e si presentano nella consistenza più adatta, la buccia esposta per molto tempo all’acqua di vegetazione sarà molto molle e digeribile.